Luna Piena in Cancro: la voce di Cassandra

“Io sono il drago velenoso, presente ovunque. (…) Sprigiono dalle narici un terribile veleno che ha causato la distruzione di molti. (…) Sono l’antico drago presente ovunque sulla faccia della terra; sono padre e madre; giovane e vecchio; debole e fortissimo; vita e morte; visibile ed invisibile; duro e molle; in discesa verso la terra e in ascesa verso i cieli; altissimo e infimo; leggero e pesante. Sono tenebra e luce: scaturisco dalla terra e sorgo dal Cielo.”
(Thomas Vaughan)

La lunazione dei Lupi, iniziata con la Luna Nuova del 26 Dicembre in Capricorno, ci ha traghettato nel 2020, immergendoci in atmosfere astrali tese e allo stesso tempo eccitanti.

Il momento clou di questa lunazione, la Luna Piena, avverrà la sera del 10 Gennaio 2020 nel segno del Cancro.

La vicinanza dei luminari al dragone del Cielo (nodo nord e nodo sud, rispettivamente in Cancro e Capricorno) renderà questo plenilunio parzialmente eclissato. La Luna Piena del 10 Gennaio sarà quindi una Luna di eclisse parziale, appena appena percepibile, e questo è un elemento non trascurabile dal punto di vista simbolico perché avviene a distanza ravvicinata ad un altro evento molto atteso (e temuto): la congiunzione tra Saturno e Plutone.

Le immagini del plenilunio

L’immagine del grado sabiano associato al plenilunio ci introduce nel mito di questo momento:

“Una famosa cantante fa mostra del suo virtuosismo durante un’esecuzione di un’opera”.

Di questo grado Dane Rudhyar mette in risalto che la cantante, la primadonna dell’opera, è massima espressione della sua cultura e generalmente canta i miti che, a livello di inconscio collettivo, sono attivi in termini di immagini ed emozioni.

La cantante d’opera usa la sua voce e squarcia il velo del silenzio per esprimere in suoni le emozioni e le sensazioni.

 

Il canto, come il racconto, è ciò che permette alla cultura di perpetuarsi e ai valori universali, in alcuni momenti della storia sepolti appena sotto qualche centimetro di polvere, di riaffiorare alla coscienza. Ed è quella emersione a provocare a volte dolore:

“Come ho potuto dimenticare questa sensazione?”
“Come ho potuto tacere e nascondere questa esperienza?”
“Cosa posso lasciare, in termini di esperienza, a chi verrà dopo di me se non sono in grado di affrontare la paura di cantare la mia storia?”

Quando alcuni giorni fa ho iniziato a studiare la carta del plenilunio, alla ricerca del filo conduttore che lega tutti gli elementi della carta, dando un senso unico ed irripetibile, e ho messo assieme le immagini sono rimasta una volta di più sorpresa di quanto il simbolo, ponte tra dentro e fuori, possa essere rivelatore e impregnante per la coscienza vigile.
E possa dare inizio ad un lavoro di consapevolezza e svelamento del rapporto, esistente da sempre seppur dimenticato, tra io e Sè.

Tra io e Dio.

Tra io e Dea.

Tra qui e lì.

Nel Noi.

È necessario liberarsi da alcuni preconcetti e questo è, a mio parere, ciò che differenzia il ricercatore-mago-strega-mistico dal semplice fedele. Ed è questo che può rendere il lavoro e le riflessioni con la Luna parte di un lavoro di auto-iniziazione e resa di fronte al Sè.

Luna, Sole/Mercurio e Plutone/Saturno

Come ho già avuto modo di esprimere su Facebook, queste sono settimane di estrema apprensione per la potente congiunzione tra Saturno, dispositore del Sole Capricorno, e Plutone.

L’esatta congiunzione di Plutone-Saturno che tanto spaventa è però solo la parte finale di un processo di corteggiamento e avvicinamento tra i due pianeti che ha cominciato ad essere percepita da Dicembre 2018. La particolarità di questa congiunzione, e che rende questo momento molto particolare e sotto osservazione degli astrologi da alcuni anni, è che i due pianeti, oltre a congiungersi per longitudine (a 22° Capricorno) saranno congiunti anche per declinazione trovandosi sullo stesso parallelo. È questo che rende questa congiunzione estremamente potente e vedrà gli effetti diluirsi e sciogliersi a fine gennaio 2021.

Siamo quindi nel bel mezzo di un processo progressivo che ha già catalizzato la nostra attenzione in diversi momenti nel corso di questi anni e che vede alcuni temi, connessi a Saturno Capricorno (le strutture gerarchiche, la legge, la frugalità e la seriosità) e a Plutone (il potere, il terrorismo, la paura, l’avvelenamento del pianeta, gli scandali e le rivelazioni) intensificarsi nella loro manifestazione contrapposta.
Urano, anch’esso nell’elemento terra, spinge affinché il cambiamento avvenga, attraverso il rovesciamento violento dello status quo.

Questo è sotto gli occhi di tutti da tempo e investe diversi settori: politica, ambiente, salute, scandali sessuali. Per quanto riguarda il conflitto vero e proprio, la guerra temuta da tanti, per L’Europa, come anche per gli Stati Uniti e l’Occidente, questi tempi sono quasi una sorta di “isola felice” fittizia mentre il mondo attorno brucia, esplode, erutta.

Niente di definitivo: dal punto di vista geologico non sta accadendo niente che ciclicamente non sia già accaduto.

Ma a livello di coscienze collettive che cosa stiamo vivendo?

Giustamente più persone definiscono questa congiunzione utile e favorevole al salto di coscienza.

È vero: l’assetto del mondo è disposto in modo tale che sia possibile, per chi vuole, osservare ciò che accade anche secondo un’altra prospettiva.

La Luna Piena in Cancro, forte perché in domicilio, è in questo momento l’ostetrica/doula del Cielo in questo stretto passaggio che ha la forma di doglie dolorose, di risvegli repentini, di accettazioni fulminanti e di rese commoventi. 

Si tratta di una nascita parzialmente al buio perché la Luna, seppur potente è, come spiegavo in precedenza, parzialmente eclissata. Delle eclissi (lunari e solari) ho già avuto moto di parlare anche in altre occasioni: non vanno usate a scopo rituale (a meno che non si sappia esattamente cosa si sta facendo) perché si tratta di un momento in cui “l’universo rilascia scorie e tossine”: siamo nel mondo delle immagini, delle metafore, e questo è l’insegnamento che i maestri e le maestre di varie tradizioni associano all’evento.

La Luna Piena, che normalmente sarebbe un faro di luce nella notte fredda dell’inverno, ora si fa velata.

È piena nella sua magnificenza eppure è nascosta, occulta, e lascia presagire la pericolosità dei misteri che presiede in quanto sacerdotessa della notte. Sono misteri occulti che si rivelano a chi osa avventurarsi, volontariamente o condotto di forza dal proprio Daimon, nel mondo interiore. Il nodo nord, chiamato la testa del drago, si trova a pochi gradi dalla Luna Piena ed è il responsabile del divoramento della luce lunare e della formazione delle eclissi, mentre  il nodo Sud, congiunto a Giove nel momento del plenilunio, popola il settore opposto (in Capricorno) già popolato anche da Sole, Mercurio, Plutone e Saturno.

Il Drago, il serpente cosmico, protegge questi misteri e la sua pericolosità è riconducibile all’avventurarsi senza guida nella selva oscura.

Il drago/serpente, simbolo di potere e saggezza, è legato direttamente alla terra e ai cicli di morte e rinascita. Questo collegamento ctonio lo rende anche uno dei simboli del potere generativo del femminile che, accogliendo, ospita ed avvolge senza preclusioni di sorta. Il serpente, dicevo… diventa “infernale” solo in epoca cristiana, con l’instaurarsi del patriarcato (Saturno), simbolo del male da combattere, del diavolo che tenta e ci conduce all’inferno e del caos malvagio che confonde.

E accanto alla demonizzazione del serpente abbiamo il progressivo tentativo di dominare i moti dell’inconscio e dell’istinto attraverso l’uso della ragione e la progressiva “demonizzazione di tutto ciò che tenta” e allontana dall’unica legge: la sessualità (collegata, quando vissuta pienamente, al serpente della kundalini), l’estasi e la trance, la magia, la ricerca autonoma del Sè. Tutti temi questi che in questo momento possono essere riflettuti e portati nelle proprie esperienze.

Le sacerdotesse dell’amore e dell’estasi, che erano libere sacerdotesse dei segreti della vita e della morte, nel corso dei millenni sono state trasformate in puttane dai padri e dalle madri di quell’unico ordine possibile e non discutibile, valore supremo, per mantenere il quale ogni atto è accettabile e scusabile. E adesso è possibile un cambiamento anche in questo senso sebbene la strada sia irta di pericoli

Riprendere possesso, donne e uomini, del potere generativo, del diritto alla vulnerabilità, della sessualità distaccandosi dalla normazione del sesso legato solo alla procreazione (Cancro), affrontando faccia a faccia i tentativi di abuso e di repressione delle voci che emergono. Il #metoo è stato il primo timido tentativo, spettacolarizzato e sotto gli occhi di tutti, di mettere in discussione quello che si intende per “sistema abusante”. Le star del cinema, incarnazione di immagini archetipiche ben radicate nella psiche, sono quella stessa cantante d’Opera del simbolo sabiano, che hanno cominciato a narrare le storie taciute a lungo.

Ed ecco quale ordine si sta lentamente e inesorabilmente incrinando in questi anni.
Ecco cosa sta accadendo di spaventoso. 

E la resistenza al cambiamento è quella che vediamo nelle tensioni collettive.

La voce di Cassandra

In questo lavoro che sto facendo mese dopo mese sulle Lune ormai mi sono compagni i miti associati agli asteroidi che, come ho cominciato a fare da qualche articolo a questa parte, inserisco nella lettura per ottenere una sfumatura in più.

L’asteroide di questo plenilunio, strettamente congiunto a Sole e Mercurio, è Kassandra (114). Nel momento della scoperta, il 23 luglio 1871, Kassandra si trovava ad orbitare nella costellazione del Capricorno, nel segno dell’Acquario. La cosa veramente interessante è che all’epoca Saturno si trovava nei primi gradi del Capricorno congiunto al nodo sud proprio come Saturno e nodo sud di questi giorni di plenilunio.

Uno dei significati attribuiti al nome di Cassandra è, come specifica Renzo Baldini, “colei che eccelle tra gli uomini” come anche “colei che sfugge l’uomo” (e anche qui troviamo stranamente la traduzione leggermente fallo-centrata di Robert Graves), attributo che, ripulito da letture misogine, è collegabile alle dee vergini.

Il mito narra qualcosa di interessante.

Cassandra era una principessa, figlia del re di Troia. Secondo una versione del mito sia lei che il fratello Helenus avevano ricevuto il dono della profezia forse dopo aver dormito, da bambini, in un tempio (forse una grotta) durante la notte. Mentre dormivano i serpenti avevano sussurrato e leccato le loro orecchie donando loro la possibilità di conoscere il futuro. Cassandra, dai rossi capelli, era talmente bella che il dio del Sole, Apollo, se ne innamorò. E qui le versioni del mito divergono, ma quello che emerge è che Cassandra, rifiutando le avances -e forse le molestie- di Apollo, viene da quest’ultimo maledetta. Le sue profezie, anche se vere, sarebbero state ignorate. E così le profezie di guerra imminente di Troia, annunciata da Cassandra, vengono tutte ignorate. La costante negazione delle sue previsioni, unita al terrore di sapere che le sue profezie si sarebbero avverate, la spinse verso la follia. Durante l’invasione di Troia viene prima violentata da Aiace all’interno del Tempio di Atena e infine schiavizzata da re Agamennone. La sua fine è tragica e ci riporta alla fine di tutte le eroine delle maggiori Opere teatrali.

Il mito, collegato alla Luna Piena in Cancro, porta in scena queste immagini ed in particolare smuove importanti riflessioni per quanto riguarda l’incapacità di ascoltare la voce interiore soprattutto quando questa parla di temi scomodi al potere pre-costituito e, in termini personali, quando ci porta a dover rinunciare a delle posizioni di comodo.

Suggerimenti immaginali del plenilunio

Tornando al momento astrale presente, i veleni psichici in questo momento di smottamento della terra del Capricorno, scosso da Plutone e Saturno, sono presenti e in circolazione ed è per quello che qualsiasi rituale che porti a convogliare questa energia, a meno che non si tratti di pratiche distruttive e corrosive, andrebbe lasciato perdere.

Si tratta di un evento astrale potente che ci cala direttamente senza protezioni e guide nella tenebra più nera, quella dei rimossi che fanno eco nell’etere:

“Se l’era cercata!”
“Dai che faceva comodo anche a lei/lui”,
“È solo un’isterica”
“È una strega pazza ed instabile”

e che ci porta direttamente nelle fauci del drago velenoso, ciò che è contenuto nel mondo inconscio e che ci riguarda tutti.

Dalla tenebra si esce nudi e nella tenebra si entra nudi e questa nudità, questo atto rituale, è simbolicamente l’indicazione che ciò che possiamo fare: non portiamo con noi nessun costume, nessun abito, nessuna vestigia.

L’eclissi è un invito a favorire questa nudità dell’anima attraverso la preghiera, la meditazione, l’introspezione, immersi magari nel fumo degli incensi che più gradiamo. Quello che possiamo andare a guardare è ciò che taciamo a noi stessi, la voce dell’intuizione che vorrebbe parlare di tutti i modi che attuiamo continuamente per allontanarci dal nostro dio interiore, che è un dio inconoscibile e nascosto, che si manifesta sempre sulla base di ciò che siamo in grado di vedere.

“Talem eum vidi qualem capere potui.”
“Lo vidi secondo quanto potevo comprendere”

Buona Luna Piena e buone riflessioni

 

 



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One comment

  • Romina

    10/01/2020 at 20:43

    Sono una cancerina in ascendente leone….non c’è bisogno che aggiunga altro direi

    Reply

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