Se io interpellassi, uno ad uno, i miei colleghi e colleghe astrologi chiedendo loro:
“A cosa serve l’astrologia?”
otterrei tante risposte quanti sono gli orientamenti delle persone interpellate.
Alcuni mi risponderebbero che essa è al servizio della previsione di eventi per raggiungere la conoscenza, altri che essa serve per conoscere meglio se stessi, altri ancora che è utile per sapere da dove si arriva e qual è il nostro bagaglio karmico.
E ancora: l’astrologia è utile per capire il nostro ruolo in una famiglia; l’astrologia serve per vedere la nostra impronta spirituale e così via.
In sostanza otterrei delle risposte, tutte corrette e legittime, che riflettono il particolare e personale approccio di chi si occupa di questa materia e che testimoniano l’orientamento degli studi alle spalle e/o in corso.
Contrariamente a quanto si pensa, quindi, non esiste un’unica astrologia o un modo migliore di altri per interpretare “i fatti” del Cielo, ma esiste una materia multiforme (l’Astrologia, appunto) che accoglie, dentro di sé, diverse branche e diversi orientamenti.
Un esempio è dato dal fatto che lo stesso Cielo può essere osservato e calcolato, nella creazione della carta natale, indossando due lenti diverse, a seconda che si tenga conto delle costellazioni sullo sfondo (sistema siderale) oppure che il punto di osservazione sia terrestre e stagionale e si segua il Sole nelle sue varie fasi in relazione alla Terra (sistema tropicale).
[Di questo argomento ho scritto un articolo che puoi leggere seguendo questo link]
Insomma, ce n’è per tutti i gusti e, come amo spesso dire, l’Astrologia è una di quelle discipline che può affascinare e invitare ad approfondimenti sempre nuovi per tutta una vita.
Cos’è il tema natale?
Credo siano ormai poche le persone che non hanno mai sentito parlare del tema natale o della quadro astrale.
Ed è utile, credo, riassumere in una definizione generale di cosa si tratta.
Quando si parla di “tema natale” ci si riferisce all’instantanea (o mappa) in cui è riassunta la posizione di tutti i pianeti, nel loro viaggio attorno al Sole, osservandoli dal nostro punto di vista, cioè la Terra. Questa osservazione viene fatta in un determinato tempo (cioè per una determinata “ora”) in un determinato luogo.
Ed è per questo che chi vuole ottenere il proprio tema natale deve conoscere tutti questi elementi: il giorno, il mese, l’anno, l’ora e il luogo della propria nascita. Tutti questi elementi sono generalmente disponibili richiedendo l’estratto di nascita all’anagrafe del Comune in cui la nascita è avvenuta.
Può accadere che alcuni di questi elementi siano incerti e questo accade molto spesso con l’ora di nascita: nel passato, quando le nascite avvenivano in casa, era incerto anche il giorno; nel caso di adozioni, alcune volte può esserci incertezza anche sull’anno. Mentre per la ricerca del giorno e dell’anno di nascita possono esserci dei problemi e magari si arriverà ad una risposta -anche in maniera fortuita- anche dopo anni, nel caso dell’ora di nascita incerta esistono dei sistemi di “aggiustamento” chiamati “rettifica dell’orario di nascita” che faranno coincidere l’orario di nascita anagrafico con l’orario di nascita astrologico, allineando appunto gli eventi della vita con la coerenza della carta del Cielo.
In parole più semplici i sistemi di rettifica (ce ne sono diversi) fanno un procedimento inverso, partendo da determinati eventi nella vita di una persona (propria nascita, nascita di un fratello, data del matrimonio, momento della perdita di uno o entrambi i genitori, data di laurea, ecc.) e risalendo, attraverso l’applicazione di tecniche, all’ora più coerente con quegli eventi.
Tornando al tema natale, il modo in cui i pianeti erano disposti alla nascita e le relazioni intrecciate tra loro attraverso gli aspetti astrologici, forniscono una trama alla narrazione che l’astrologo decodificherà.
Questa carta, che fotografa il dato astronomico (i pianeti in Cielo in relazione con quello che avviene sulla Terra), viene interpretata in maniera tecnica e/o simbolica dall’astrologo secondo determinate regole interpretative che cambiano da sistema a sistema e, alcune volte, da scuola a scuola.
Tanti termini per un concetto…
Ci sono diversi modi per indicare il tema natale: oroscopo, carta del Cielo, carta di nascita, mappa celeste, quadro astrale, tema astrale, grafico oroscopico, ma ci si riferisce sempre alla stessa cosa (e qui la definizione si fa più specifica): alla rappresentazione grafica bi-dimensionale di una serie di fattori del sistema solare (e alcune volte anche altro) immortalati per la nascita di una persona/animale/evento in un esatto momento ed esatto luogo.
Il tema natale è quindi una sintesi grafica che, grazie ai simboli contenuti (le immagini archetipiche dei simboli planetari e dei segni Zodiacali), dà un ventaglio di significati possibili e potenziali che attendono di essere svelati su quelli che sono i punti di forza e di vulnerabilità, le opportunità di crescita, i talenti, la vocazione, il contatto con la parte più profonda (che possiamo chiamare Sé), lo stile comunicativo, oppure quali sono i valori più importanti, come si preferisce essere amati e cosa si trova amabile, oppure cosa si detesta e quali sono le ombre nascoste in attesa di sviluppo.
Per questa seconda operazione, l’interpretazione, non è quindi sufficiente essere in possesso della propria carta del Cielo, usufruendo magari dei tanti software astrologici disponibili anche on line (il programma di calcolo migliore on line, per quanto mi riguarda, è quello fornito da www.astro.com).
Una mappa del genere, che non sia corredata da istruzioni per leggerla ed interpretarla, è assolutamente inutile.
Come sono inutili le interpretazioni fatte a pezzi, rubacchiati qua e là, presentando la propria carta natale nei forum o nei gruppi di discussione social.
Siate gelosi del vostro tema natale, state svelando la vostra anima!
Davvero vorreste che fosse esposta in piazza e che chi passa da lì si sentisse libero di esprimere il proprio giudizio / parere?
Allo stesso modo sono poco utili (e alcune volte sono dannosi) anche i molti testi in circolazione che invitano ad imparare a decodificare da sè il proprio tema di nascita attraverso delle descrizioni tutte uguali. Anche avendo a disposizione un testo completo di tutte le combinazioni possibili e di tutte le descrizioni immaginabili (e sarebbe un volume enorme), mancherebbe la parte interpretativa, svolta dallo studioso di astrologia, per rendere personale e attuale (vivo) il contenuto delle descrizioni.
Ad esempio è abbastanza comune e normale che il neofita che si avvicini alla sua carta natale vada alla ricerca di conferme a disagi e malesseri e che concentri quindi la sua attenzione solo su particolari aspetti o pianeti che fungeranno da capro espiatorio e daranno conferma ai suoi timori: in genere questo triste ruolo è rivestito da Saturno e ho notato una certa fissazione nell’esaminare questo pianeta (quando non si tratta di Plutone) anche in assenza di un peso effettivo all’interno della carta. Basandosi solo sulle descrizioni computerizzate, magari Saturno sarà descritto come “malefico” , ma analizzato più nel dettaglio, da un occhio esperto ed umano, questo peso può essere ridimensionato o addirittura diventare costruttivo.
La differenza è tutta qui: la lettura computerizzata può anche pesare a lungo nella narrazione della persona, togliendo spazio ed energia per riflessioni ad altri aspetti più interessanti della carta.
Anche in presenza di due identici temi natali, attraverso l’interpretazione e il dialogo tra astrologo e consultante, si arriverà a due narrazioni diverse come diverse sono le vite delle persone che possiedono quel tema natale.
Sarà quindi l’astrologo, e non il manuale di interpretazione della propria Carta di nascita o il software di calcolo, a dare una descrizione di ciò che è contenuto nella carta, e l’osservazione in collaborazione con il possessore del Tema natale darà la direzione della lettura, facendo emergere quello che io amo chiamare l’Enigma della Carta, unico per ogni persona, perché frutto dell’interazione tra simbolo e Consapevolezza.
Il momento dell’interpretazione: l’iniziazione ai simboli
“Ti ci vuole una preparazione, una formazione affinché tu possa aprire le orecchie e cominciare a udire in senso metaforico invece che in senso concreto. Freud e Jung sentirono entrambi che il fondamento del mito è nell’inconscio. Chiunque scriva qualcosa di creativo sa che bisogna aprirsi, abbandonarsi e che il libro si costruisce in un dialogo interiore. In un certo senso diventiamo il veicolo di qualcosa che ci è donato dalle Muse o, nel linguaggio biblico, da “Dio”.
(Joseph Campbell)
Per l’interpretazione del tema natale accade qualcosa di molto interessante: una stessa carta, interpretata da professionisti diversi, potrà essere narrata in maniera diversa e fornirà, se l’interpretazione è ben fatta, dettagli sempre utili al consultante per portarlo nei mesi successivi (e alcune volte negli anni seguenti) a riflettere e lavorare su quanto appreso sulla base di ciò che si stava cercando al momento della lettura.
Questa interpretazione, con buona pace di chi propone manuali di auto-interpretazione del proprio tema natale per neofiti, può essere fatta con cura solo da chi conosce le regole della pratica astrologica e soprattutto sia in possesso di quella visione d’insieme che si acquisisce solo con anni di pratica.
Come scrive Tracy Marks in “L’Arte di interpretare il Tema natale”:
“E’ sempre un problema per l’astrologo considerare un tema natale nella sua globalità e determinare le caratteristiche essenziali. Il problema nasce quando abbiamo imparato il significato dei pianeti, dei segni, delle case e degli aspetti e delineato i primi elementi. L’insieme di queste componenti tende così a diventare una fitta giungla di rami avviticchiati e contorti che ci impedisce di scoprire il sentiero che porta fuori dal sottobosco verso il significato essenziale e vero scopo del tema.”.
Il momento dell’interpretazione potrà essere quindi un vero e proprio s-velamento, una iniziazione ad un linguaggio, quello astrologico, contenuto nel “discorso degli astri” (astrologia, infatti, deriva dal greco ἀστρολογία e si riferisce proprio al “discorso sugli astri), probabilmente sconosciuto al consultante che però in qualche modo risuonerà in maniera profonda nella sua Anima.
L’Astrologo/a sarà come l’esecutore di una traccia musicale contenuta in quella carta preziosa, ma non ne sarà mai padrone: una interpretazione astrologica ben riuscita sarà quella che smuoverà qualcosa nella persona che la riceve e gli permetterà di raggiungere, o avvicinarsi, a quello che cerca.
Il tipo di interpretazione a cui ci si rivolge è legata sempre a quello che si sta cercando e non esiste uno scopo che sia migliore di altri: voler sapere, ad esempio, se una determinata impresa ha tutte le carte in regola per aver successo (facendosi fare una carta “oraria” o una “carta elettiva”) non è meglio o peggio del voler conoscere a fondo il proprio temperamento e personalità (attraverso l’interpretazione classica del tema natale). Inoltre nessuna lettura, per quanto completa, svelerà mai completamente il Senso di ogni singolo elemento della Carta: esplorare a fondo una carta astrale può impiegare ore ed ore di lavoro e anche in questo caso molto dipende da quello che si sta cercando.
Lavorare in questo modo sulla propria Carta di nascita, attraverso approfondimenti, impressioni, applicazione di tecniche diverse, è anche un utile esercizio di consapevolezza su chi si è e su cosa si sta a fare su questo piano di manifestazione che può impiegare degli anni.
Il momento della consulenza
Quasi sempre, all’inizio di ogni consulto, spiego a coloro che si rivolgono a me per una lettura astrologica che:
“Tu non sei il tuo tema natale, ma c’è molto di te in questa Carta: assieme vedremo quali aspetti sono più parlanti. La mia funzione sarà solo quella di eseguire la sinfonia contenuta in questo spartito con gli strumenti che ho a disposizione.”.
E ad un certo punto chiederò: “Cosa ti spinge? Cosa ti chiama? Cosa stai cercando in questo momento?”
Alcune volte la sinfonia che emerge evoca qualcosa di importante per la persona al punto tale che alcuni tasselli del passato possono andare al loro posto. La narrazione, composta da due voci (astrologo e consultante) in alcuni momenti assume la forma del mito, delle fiabe, della poesia, dell’arte, della musica. In una parola: delle Immagini.
I simboli astrologici, ministri di una pratica assolutamente irrazionale e ritenuta superstizione da chi si muove in quello che Gilbert Durand chiamava “regime diurno” razionale, hanno anche il potere di impregnare l’immaginario del consultante, portandolo a spostare l’attenzione dal personale al mitico, inserendo il senso della propria vita all’interno di un Tempo esteso ed eterno.
Seguire un simbolo non significa però perdersi in pensieri senza nessuna aderenza con la Realtà, ma significa lasciarlo agire nel proprio mondo interiore e diventare testimoni dell’intero processo che prende il via da lì in poi.
Nel corso di un consulto emergono simboli e metafore e, specie per chi è già avviato su un percorso di consapevolezza e di lavoro su di sé, può anche portare ad uno sblocco di situazioni ferme e ad un cambiamento del punto di vista.
James Hillman, che non era astrologo, ma che ha amato molto questa disciplina e che l’ha per primo inserita nella pratica immaginale, nel corso di un intervento magistrale di qualche anno fa disse:
“Voglio essere chiaro: non ci credo, non la pratico, né capisco come funzioni, anche se l’astrologia è uno dei linguaggi di base in cui formulo le mie riflessioni psicologiche. Semplicemente, per me, l’astrologia riporta gli eventi agli Dei. Tutto dipende dal fatto che le sue immagini provengono dal cielo. Essa invoca in senso metaforico, poetico, mitico, politeistico, ciò che è imprevedibilmente reale. Questo è ciò che rende l’astrologia un’arte, un linguaggio, una maniera di pensare, terribilmente efficace. Nella mente popolare è la conferma di una grande tradizione che ci tramanda che gli esseri umani vivono in un cosmo intelligente, che dà risposte più grandi di quanto possano essere le domande umane. (…) diventeranno spunti di meditazione, immagini simboliche di una più vasta produzione mitica; esse diventano doni degli Dei, archetipi.”.
E questa, secondo me, è la cosa più importante da tenere a mente: il tema natale non è una condanna o uno script di codici che la persona dovrà solo eseguire come se fosse un computer o un robot. Il tema natale ha il potere di invocare in senso metaforico e poetico qualcosa che è appena visibile.
Esso è semmai come una bussola che può darci delle indicazioni di direzione; ed è anche simile ad una mappa, con le indicazioni di strade e di palazzi e… case… in cui accadono delle cose; in alcuni casi, se c’è la volontà del possessore in tal senso, il tema natale può diventare uno Yantra personale, un simbolo su cui meditare, come scrive Dane Rudhyar.
In ogni caso è importante tenere a mente che a prescindere che esso sia visto come bussola, mappa o Yantra, esso non è mai l’unica cosa su cui concentrarci per capire chi siamo e dove ci stiamo dirigendo perché lo sforzo di sviluppo passerà dal confrontare sempre ciò che siamo e sentiamo con quello che viene descritto nel tema.
La questione del Libero Arbitrio
Questa è una delle questioni che più smuove dubbi sulla validità della pratica astrologica: se attraverso un disegno fatto di simboli astrusi e linee intricate posso prevedere la personalità di una persona, allora debbo rinunciare alla tanto cara libertà di auto-determinazione, al libero arbitrio, e il passo verso il pensiero determinista è breve. Ma le cose non sono così lineari. Come ho tentato di mettere in luce nel corso dell’articolo, l’astrologia e l’interpretazione del tema natale possono dare una indicazione su quelle che sono dinamiche automatiche di pensiero.
E’ chiaro che, per noi figli della modernità, è difficile rinunciare all’idea che l’essere umano sia libero da influenze esterne e che possa in ogni momento esercitare la propria suprema volontà, che corrisponde nel 90% delle volte alle legittime pretese egoiche dell’Io (e in chiave astrologica a Marte, primo ministro nel governo del Re assoluto, il Sole): questa, infatti, è la maggior critica mossa a noi astrologi, ovvero che facciamo dipendere le scelte umane da qualcosa di esterno alla volontà. Eppure è anche chiaro, per un osservatore onesto che non abbia paura di guardare direttamente in faccia ciò che emerge dal mare dell’Inconscio, che nessuno è realmente libero: i ricordi ad esempio, dimoranti nel regno della Luna, sono impressi nel corpo oltre che nella mente, e spesso guidano le scelte in maniera automatica. In psicologia questi automatismi di scelta, frutto dell’abitudine, sono chiamate “euristiche di giudizio” e sono le tendenze che noi astrologi possiamo vedere nel tema natale.
Nella tradizione ermetica è la corrente lunare che va rettificata, svegliando il Re Dormiente e Sacrificato, l’Io consapevole: il Sole.
E’ un lento lavoro quello che si compie su di sé e grazie all’incontro tra l’astrologo, che porta i suoi studi e la sua tecnica, e il consultante, l’unico realmente responsabile di rendere reale una lettura invece che un’altra, può avvenire una magia.
L’inizio del risveglio a chi si è.
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Puoi anche scrivermi solo per sapere come avvengono i consulti, il costo oppure per sapere in che Fase lunare era la tua Luna di nascita (risponderò gratuitamente).
7 comments
f
12/03/2019 at 12:42
Una esperienza chiara che nel mondo dell’astrologia è rarissima da trovare.
Una luce per elaborare le zone d’ombra che tutti abbiamo e su cui tutti dovremmo lavorare per essere piu’ liberi noi e liberare gli altri che non sono che il nostro specchio.
Un colliquio preciso e con la chiave giusta di comunicazione per ognuno nel rispetto dei suoi tempi e della sua sensibilita’..
Admin Z
12/03/2019 at 12:45
Grazie <3
Jeff
12/03/2019 at 15:49
Come non raccomandare a tutti di non esitare ad avere un consulto con Irene!
Irene è una professionista con una preparazione di alto livello, sicuramente una dei migliori in Italia al mio parere.
Le sue abilità didattiche sono incontentabili e la sua sensibilità, eccezionale!
Un’alchimia che fa segno quando si tratta di dare delucidazioni adatte alle nostre vite personali.
La ringrazio davvero con tutto il mio cuore per il suo aiuto!
L
12/03/2019 at 19:30
Ricordo bene il giorno in cui, Irene, mi hai svelato piccoli lembi del mio tema natale. É stata un’esperienza assolutamente sorprendente, che mi ha portato luce, nuova speranza e soprattutto mi ha aiutata tantissimo a vedere un senso in lati di me che non riuscivo a comprendere o sentivo “strani”, emarginati.
Mi hai dato una nuova carica, e curiosità, aprendo nuovi inaspettati spiragli in questo universo affascinante di infinita esplorazione e magia. 🙂 Grazie per la passione e il cuore che metti nel tuo lavoro!
tamara
12/03/2019 at 20:48
Mi è difficile aggiungere qualcosa a questo articolo così esaustivo nel definire cosa sia o non sia un tema natale. E’ estremamente difficile trovare un astrologo che assommi in sé le tante caratteristiche necessarie ad interpretare i simboli del cielo e le loro correlazioni. Occorrono anni di studio e non solo strettamente astrologico. Occorre cultura in senso più ampio, intelligenza acuta e mobile, flessibilità, intuito. Irene possiede tutto questo e lo unisce ad una sensibilità molto particolare. Il risultato è un’istantanea, vero, ma già al primo impatto piena di sfaccettature e sfumature che col tempo perde totalmente la fissità della fotografia ma diventa un quadro in continuo movimento, che prende forma a mano a mano che gli anni e le esperienze si sommano. Ascoltare la registrazione dell’interpretazione di Irene a distanza di tempo (io lo faccio circa una volta l’anno da tre anni), è ogni volta una sorpresa. E mi domando sempre come possa lei, senza quasi conoscermi, aver visto parti di me che io stessa ho impiegato decenni a scorgere.
Elisa
10/07/2019 at 11:23
Irene sei fantastica!
Abbiamo lavorato insieme già qualche volta e in ogni incontro si apre un mondo!
Con estrema chiarezza e grandissima competenza mi hai portato a riflettere su tanti blocchi del mio vissuto. Hai trovato subito la chiave per comunicare con me: schiettezza e ironia, senza mai perdere la dolcezza e il sostegno per una persona sconosciuta, che accogli e guidi come una cara amica farebbe.
Ieri sera ascoltavo la registrazione dell’ultimo consulto ed ogni tua frase, mi ha strappato un sorriso, scavando nel profondo.
Da buona Gemelli, per me, la comunicazione è tutto e tu, cara Irene, hai trovato il modo perfetto per scardinare quei macigni, fermi da anni.
Mi metti ogni volta a mio agio, come se mi conoscessi da una vita. Questo è importante, quando si affrontano temi tanto delicati.
Non mi soffermo sulla parte tecnica, che svolgi in modo eccellente (la dovete assolutamente conoscere MONDO!!!)
La parte umana, beh… da un valore inestimabile al tutto!
Brava Irene, bravissima! Grazie con tutto il cuore!
Admin Z
10/07/2019 at 11:49
Che dire…. questo commento mi coglie di sorpresa e mi riempie di gioia. Grazie Elisa di questo feedback, è un dono molto gradito :°)
Ire