Luna Nuova in Pesci: l’estasi della sospensione

“Nisi coelum creassem ob te solam crearem”
(“Se non avessi creato il Cielo, per te sola [Teresa] lo creerei”)
Motto inserito da Gianlorenzo Bernini nella volta della Cappella Corner, sopra la scultura
dell’ “Estasi” di Santa Teresa d’Avila [Chiesa di Santa Maria della Vittoria – Roma]


Con la Lunazione del Risveglio ha inizio, dal punto di vista del ciclo delle Lunazioni, il nuovo anno lunare. All’interno di questa lunazione, chiamata anche Luna dei Pesci o Luna della Lepre, il 20 Marzo avviene l’ingresso del Sole in Ariete (secondo il sistema di calcolo tropicale), primo segno Zodiacale e inizio dell’anno astrologico Zodiacale. 

La Luna Nuova del 6 Marzo è il punto di inizio di questo percorso di ascesa che porterà alla formazione, due settimane dopo, della Luna Piena primaverile in Bilancia che avverrà a poche ore di distanza dall’Equinozio di Primavera

La Lunazione del Risveglio è quindi la prima lunazione, quella che accoglie il risveglio della natura e l’inizio del ricircolo dell’energia dopo i lunghi mesi di stasi e sonno.

La Luna Nuova di Marzo, come anticipato, avverrà il 6 Marzo nel segno dei Pesci; il primo Quarto il 14 Marzo in Gemelli; la Luna Piena il 21 Marzo in Bilancia; l’ultimo Quarto il 28 Marzo in Capricorno. La Lunazione del Risveglio si darà quindi il cambio con l’inizio della lunazione successiva, quella della Tredicesima Luna, il 5 Aprile.

Il novilunio in Pesci: il punto di vista astrologico

Marzo, mese immerso completamente nelle energie acquatiche dei Pesci, vedrà la formazione del novilunio il giorno 6 Marzo alle 17:03 ora italiana a 15°46’ nel segno dei Pesci, in perfetta congiunzione a Nettuno, governatore moderno del segno.

L’istantanea astrologica del momento della Luna Nuova vede un Cielo equilibrato dal punto di vista degli elementi: Acqua, Terra, Fuoco e Aria sono tutti rappresentati dai pianeti in transito e alcuni eventi astrali sembrano mettere in evidenza questa varietà:

  • Mercurio-Epimeteo è appena diventato retrogrado, sempre nel segno dei Pesci (Acqua), e procede molto lentamente, cosa strana se pensiamo che si tratta di uno dei pianeti a cui viene attribuita la maggior velocità;
  • Urano, in serata, abbandonerà il segno dell’Ariete portando un po’ di movimento e una ventata di novità nello stanziale Toro (Terra) e iniziando a punzecchiare la bella Venere che sta compiendo il suo transito nel segno dell’Acquario (Aria);
  • Giove, governatore tradizionale del segno dei Pesci, si muove nel suo altro segno, il Sagittario (Fuoco).

Il Cielo nel momento della Luna Nuova metterà in luce soprattutto ciò che avviene nel segno dei Pesci grazie anche alla congiunzione dei due luminari con Nettuno, formando uno stellium potente e che renderà più intenso il contatto con i piani della trascendenza e con l’interiorità in ognuno di noi a seconda delle predisposizioni personali.

Nettuno: promessa di Samādhi

Nettuno, in astrologia, è il pianeta connesso con le esperienze del sublime, con ciò che si trova “oltre”, in quel luogo, per citare il poeta inglese Wordsworth, in cui dimora il nostro essere e siamo vicini all’infinito. Nettuno, a livello collettivo come anche nella carta individuale, ci indica qualcosa di ideale da raggiungere, l’inafferrabile di cui sentiamo la presenza ma a cui non riusciamo a dare una forma. Mentre Urano mira al progresso al fine di capire le leggi cosmiche al fine di poter controllare la materia (ricordate il discorso sulla Magia connessa a Urano?), Nettuno è l’impulso a trascendere per unirsi a qualcosa di più grande.

Questa esperienza di unione con l’Immenso, sperimentabile da chi è abituato alla meditazione, è ciò che in sanscrito viene chiamato Samādhi, l’unione tra Osservatore ed Osservato. E’ la chiamata verso qualcosa di cui non abbiamo alcuna certezza perché le sue regole, che comunque ci sono, sono ancora nascoste, occulte, e per accogliere le quali è necessario un atto di fede.

Il discorso della fede lasciata intravedere da Nettuno è un discorso complesso a causa della facilità con cui tutti noi tendiamo a confondere questo concetto con quello del fideismo religioso, l’adesione a religioni ereditate e che raramente sono “sentite”.

La fede di Nettuno è una fede diversa da quella di Giove, spesso istituzionalizzata e che si nutre spesso di proselitismo e diffidenza verso gli “altri”, i nemici della fede appunto, gli infedeli. Mentre Giove ci parla della religiosità, in senso anche filosofico, allo scopo di inserirla in una struttura che permetta ai partecipanti un percorso, con Nettuno siamo in un ambito mistico in cui il contatto con l’Altissimo (che possiamo chiamare in infiniti modi) è personale e totalizzante. Le intuizioni non arrivano da un ragionamento o da conoscenza, ma da qualche luogo non-conosciuto, un luogo di profondità oceanica in cui tutto è amore e in cui è possibile percepire che tutto è connesso. E in questo luogo siamo in compagnia di tutti i predecessori che, non senza fatica e prove, hanno raggiunto stabilmente questa connessione, abbandonandosi in un abbraccio amoroso con il Sè e che ha fatto scrivere a Santa Teresa d’Avila:

«Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l’angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio. »

Esempio magistrale di abbandono alla Volontà, Santa Teresa d’Avila non si risparmia di descrivere in maniera metaforica che questo abbandono amoroso ed erotico provoca anche dolore; e questo è lo stesso dolore che noi possiamo provare, in scala ridotta, di fronte alla confusione di veder sgretolare alcune sicurezze, vederci fallire nel controllo nevrotico delle nostre vite quando spesso la direzione non è nemmeno ipotizzata.

L’apertura promessa da Nettuno è un atteggiamento che possiamo esercitare, e che questa Luna può veder nascere, allenandoci a lasciar sciogliere le barriere che tengono il nostro Cuore e la nostra anima lontani dagli altri e quindi dal flusso della Vita. Questo non significa muoversi in maniera sconsiderata rinunciando alla gestione delle nostre faccende. Quello che però in questo momento può cambiare nelle nostre intenzioni è l’esercizio del controllo (che abbiamo raffinato nel segno opposto della Vergine) per vedere se qualcosa di nuovo può emergere dal non-fare e che ci dia una nuova stabilità. Non è quello di cui ci parla anche Urano in Toro?

Nel Cuore dell’Universo

Questa Luna Nuova, potente e inanellata a metà strada tra tutti gli altri pianeti, parla quasi fosse il Cuore della Carta dell’evento.

La fede collegata a Nettuno è ciò che ha portato e porta i mistici di tutti i tempi ad avvertire la Presenza di qualcosa di più grande e incommensurabilmente immenso di fronte al quale possiamo solo lasciar accadere e abbandonarci.

Una citazione di questo atteggiamento possiamo incontrarlo in una citazione di Roberto Assagioli, l’iniziatore della Psicosintesi, che scrisse:

È inutile continuare a dire: “Sia fatta la tua Volontà”, rivolgere preghiere a Dio, invocazioni al “Guerriero”, se non attuiamo con opera costante e volenterosa quello che ci è stato palesemente e ripetutamente indicato quale “Sua Volontà” e se non creiamo, col silenzio interiore, con l’ascolto, con l’abbandono e l’obbedienza, le condizioni necessarie perché il “Guerriero” combatta in noi.

[Occorre] mantenere contemporaneamente un duplice atteggiamento:

  • massimo dominio sulle cose esterne e sui nostri elementi inferiori, sulle impressioni e sulle suggestioni, sia che pervengano dal di fuori, sia che emergano, violente o subdole, dai bassifondi del subcosciente;
  • massima obbedienza al Re che ha il trono nel misterioso “centro” della nostra anima.

Questo sia il motto di ciascuno di noi: “Signore del mondo, servo dello Spirito”.

 

Nettuno, la forza che ci permette di lasciare indietro tutte le sovrastrutture, le barriere difensive, la diffidenza dettata dalla paura, è astrologicamente parlando il vero antagonista di Saturno, forte in questo momento nel segno del Capricorno, proprio perché il suo obiettivo è quello di trascendere e far trascendere a chi si pone sulla via dello sviluppo, le leggi e regole saturnine. Si parla di trascendenza, badate bene, e non di opposizione che implica sempre un certo grado di tensione.

Dane Rudhyar, l’astrologo francese che nel secolo scorso ha associato delle immagini oracolari ad ogni grado della ruota zodiacale, descrive questo grado come quello in cui:

“Nella quiete del suo studio, un individuo creativo vive un flusso di ispirazione” .

Studio, contemplazione e quiete sono parole che ben riassumono l’atteggiamento dell’archetipo Pesci di fronte alla creazione e al Cosmo che vedrà sciogliersi nella consapevolezza universale. Ultimo segno della sequenza zodiacale, è anche il segno che si fa Porta e confine tra ciò che che è stato e ciò che potenzialmente sarà. E’ un segno di incertezza e sospensione perché se da una parte c’è la sicurezza di quello che abbiamo assorbito negli undici segni precedenti, quello che c’è dopo è totalmente misterioso. 

Il segno dei Pesci è uno dei segni della dissoluzione dei confini, dei limiti e delle sovra-strutture che ci difendono e ci nascondono ed in questo si farà guida proprio Mercurio, dio dei confini, che è diventato retrogrado e che si è fermato proprio sulla soglia ad attenderci. Mercurio/Hermes, dio caro agli ermetisti, a maghi e maghe, a sciamani, a guaritori e psicoterapeuti, si trova proprio nel segno della Guarigione profonda e può insegnarci qualcosa di questo processo di abbandono che è alla fine tutto uno slegare e legare di nuovo, proprio come è nella natura mercuriale, liberandoci da alcune catene abitudinarie come fece Mercurio con Marte/Ares.

Il tutto mentre indossiamo l’elmetto di Ade, che Mercurio potrebbe prestarci, che ha il potere di renderci invisibili ed in incognito in questa nostra Opera di bellezza. Studio, contemplazione e quiete.

Buona Luna Nuova

 


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