Come abbiamo già visto in un articolo precedente sulla natura dei nodi della Luna, questi due punti di intersezione procedono in senso inverso attraverso la ruota zodiacale e ogni 18 mesi attraversano un asse nodale differente. Nel 2025 lo spostamento coinvolgerà l’asse Pesci-Vergine e porterà in primissimo piano un tema che è scosso anche da altre transiti imminenti:
il confronto tra sogno e realtà, tra illusorie speranze e concrete soluzioni pratiche.
Lo spostamento dei nodi lunari in Pesci/Vergine
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I nodi lunari sono la manifestazione dell’interazione tra Sole, Terra e Luna e sono responsabili della formazione delle eclissi: non si tratta di corpi celesti fisici, ma di punti calcolati che derivano dell’intersezione del piano dell’eclittica (il percorso annuale del Sole nei 12 segni Zodiacali) con il piano orbitale della Luna (il suo percorso mensile attorno alla Terra). Questi due punti, posizionati sempre in segni opposti, formano un asse chiamato “asse dei nodi” e indietreggiano (si muovono “contro l’ordine dei segni”) di circa tre minuti al giorno. Per uscire da un asse di segni opposti ed entrare nell’asse precedente impiegheranno in media 18 mesi.
I nodi, come abbiamo visto, hanno una valenza dal punto di vista karmico e psicologico e questo ha una connessione diretta con il significato simbolico delle eclissi che coinvolgono il Sole e la Luna, il datore e la mediatrice della luce: una eclisse, infatti, avviene solo nei momenti di novilunio e plenilunio e solo nelle vicinanze di uno dei nodi lunari (a seconda di quanto questi siano vicini possiamo avere una eclisse più o meno totale).
Nel 2025 i nodi lunari si sposteranno in Pesci (Nodo Nord) e Vergine (Nodo Sud) e, a seconda che ci stiamo riferendo ai nodi lunari veri o medi, avremo due diversi momenti di transito sull’asse:
Nodi lunari Veri: 12 gennaio 2025 – 27 luglio 2026
Nodi lunari Medi: 29 gennaio 2025 – 18 agosto 2026
Si tratta di un asse che ci consegnerà ad una serie di eclissi che si verificheranno proprio in questi due segni (ad eccezione dell’eclisse solare parziale del 29 Marzo che avverrà ancora in Ariete) e che mettono in comunicazione, offrendo una possibilità di integrazione, la parte razionale (su cui a volte facciamo troppo affidamento che vediamo riflessa nel Nodo Sud) con la parte creativa e sognante di noi e del Cosmo che non conosciamo e che si manifesta nel Nodo Nord.
Sarà favorevole per riflettere soprattutto su cosa consideriamo routine e su quanto impostare una vita scandita da ritmi che non ci sono congeniali, per quanto funzionali, possa allontanarci dalla nostra creatività e vitalità.
Il passaggio, in entrambe le date, vedrà il dispositore del Nodo Nord, Giove, retrogrado e in Gemelli (segno che appartiene al dispositore del Nodo Sud, Mercurio). Soprattutto nel momento dello spostamento dei nodi medi (29/01) vediamo Mercurio coinvolto in uno stellium in Acquario assieme a Plutone (a cui è strettamente congiunto), Sole, Luna e Ceres.
Questo, ad un livello interpretativo molto basico, ci mostra una logica legata a doppio filo a temi connessi alla diffusione della conoscenza, alla verifica e su un piano di realtà dei progetti astratti e ciò che circola nel vasto regno delle informazioni che, in questa epoca storica, si manifesta soprattutto attraverso un’infodemia a cui siamo forzatamente sottoposti. Tutti questi sono temi che, assieme al transito epocale di altri pianeti nel 2025, potrà condurci, su un piano collettivo, ad un salto di qualità.
La descrizione del passaggio e il significato astrologico
Il passaggio nodale dall’asse Ariete-Bilancia a quello Pesci-Vergine sposta il focus dalla modalità Cardinale a quella dei segni Mobili: la priorità non sarà più quella di avviare dei cambiamenti, anche repentini, per liberarsi da tutto ciò che ostacola la crescita, bensì l’apprendimento della flessibilità di pensiero e quindi di comportamento.
Nel corso di questo transito, della durata di un anno e mezzo, sono importanti soprattutto gli aspetti che si formano tra i nodi e i pianeti del collettivo perché dall’armonia o dalla tensione emergerà il clima del periodo e la direzione che possiamo dare anche alle nostre vite. In particolare saranno proprio Giove, governatore tradizionale dei Pesci, e Nettuno, governatore moderno, a scandire il modo in cui emergeranno dal nostro inconscio potenti consapevolezze che ci faranno tremare per la stranezza e astrattezza con cui si presentano (saranno in primo piano soprattutto sogni, sensazioni, deja vù, predisposizione alla meditazione).
Il transito sull’asse Ariete-Bilancia ci ha permesso di riflettere su quali sono i nostri limiti invalicabili e ce lo ha insegnato, sia collettivamente che personalmente, attraverso le reazioni istintive e reattive che abbiamo (o almeno avremmo) dovuto imparare a gestire e “rettificare”.
La direzione dalla Bilancia all’Ariete sposta il focus dal collettivo/sociale, che ha avuto anche un valore morale, ad una priorità maggiore da dare al personale/soggettivo e quindi alla legittimità dell’esperienza del singolo. È stato una parentesi temporale utile a capire che non sempre la maggioranza ha ragione e che il “tutti” molto spesso può portare fuori strada se va a reprimere l’istinto e, appunto, la legittimità dei vari “io” coinvolti nelle dinamiche. È stato un momento importante di risveglio anche per le responsabilità individuali di fronte alle scelte rinunciando alla comoda posizione che far parte di un collettivo concede. Il transito del nodo sud in Bilancia, e quindi i transiti sulla nostra Venere di nascita, ha rappresentato per tutti un momento importante di confronto con gli altri e di responsabilità di fronte alle relazioni significative che possono essere state confermate oppure aver trovato la parola fine.
Con il passaggio del Nodo Nord in Pesci abbiamo quindi una possibilità ulteriore di evoluzione attraverso l’integrazione e la consapevolezza di quello che troviamo nel Nodo Sud in Vergine che ci fa vedere dove tendiamo a dare per certo qualcosa, a piantare la nostra bandierina di terreno conquistato e sicuro, al riparo dalla paura e dall’angoscia, e questo avviene per ognuno di noi in un settore differente dell’esistenza che possiamo leggere, nel tema natale, nella casa che inizia o contiene questo segno.
L’asse Pesci-Vergine ha a che fare con l’ordine che permette l’integrazione, con quel controllo che permette di andare più lontano, con la razionalità alla base dell’ispirazione poetica, con la cura che porta alla guarigione. Ma trattandosi di un asse da integrare è probabile che, a seconda della configurazione del nostro tema natale, sperimenteremo soprattutto la focalizzazione su uno dei due poli e vivremo questo squilibrio (eccesso di cura a discapito della guarigione e viceversa, eccesso di controllo a discapito, dell’espansione e viceversa) in qualche ambito della nostra vita.
Il transito risveglierà proprio quell’automatismo a rifugiarci in ciò che riteniamo, arbitrariamente e per effetto anche dei nostri pregiudizi, sicuro: le roccaforti di pensiero, ciò che è razionale e ovvio, ciò che è garantito e “si è sempre fatto così”, quello che fanno gli altri fanno meglio di noi, quello che ci mette al riparo dai pericoli dell’ignoto. Il segno della Vergine è fortemente connesso con il concetto di sicurezza che deriva dalla capacità mercuriale di “prendere nota” e analizzare ogni particolarità dell’altro ed è sempre la Vergine che permette di processare velocemente e vedere cosa funziona (invidiabile se ne siamo sprovvisti) e cosa no. Il nodo sud in Vergine farà venire a galla le nostre idiosincrasie con il controllo e la paura di valere meno e di essere difettosi o sprovvisti di qualcosa:
Su cosa non riesco a lasciare andare perché temo che se lo facessi piomberei nel caos?
E attenzione, Vergine e Pesci hanno molto in comune sul tema del controllo dato che la Vergine tende ad anticipare i bisogni dei Pesci proprio per avere quel dominio a cui i Pesci sono felici di rinunciare: ed ecco quindi la Vergine che fa di tutto per essere utile e insostituibile, per esistere e arginare il caos che potrebbe arrivare proprio da una necessità espressa che non rientra in ciò che ha calcolato.
Siccome il nodo Nord indica la direzione evolutiva facendo anche affidamento su quello che abbiamo imparato dal segno del Nodo Sud, la direzione verso i Pesci fa emergere che il percorso evolutivo passa dallo sviluppo di fiducia, speranza e fede che derivano anche dalla capacità di allargare il punto di vista e non perderci nei dettagli.
Il Nodo Sud in Vergine ci mostra che se solo saremo in grado di rinunciare per un po’ all’idea di essere totalmente nella ragione in alcuni aspetti della nostra vita (che è dove siamo più intransigenti) e all’eccesso di controllo che ne deriva (e che può arrivare sia dal bisogno di ordine che dall’aderire a modelli di pensiero convenzionali e rigidamente determinati), allora potremo sviluppare una nuova predisposizione d’animo che ci aprirà a nuove esperienze e nuove prospettive. E non si tratta solo di credere agli asini che volano, sbilanciandosi quindi su uno dei due poli, ma nel prendere in considerazione che l’immaginare che gli asini volino possa essere un esercizio per scardinare alcune rigidità e ampliare i nostri punti di vista.
Il nodo in Pesci e l’esubero di immaginazione
Un aspetto che al giorno d’oggi viene poco considerato è il fatto che l’eccesso di fantasia (prodotto “sporco” dell’immaginazione o, per dirla in maniera ermetica, dell’immaginazione creatrice) può essere manifestazione sia di un eccesso della polarità Pesci che di quella Vergine (lo si vede nel tratto mefistofelico e virgineo di questi intrighi).
Prendiamo ad esempio alcune teorie distopiche che descrivono l’intenzione maligna di creature diaboliche (umane e non) che lavorano per creare danno o addirittura distruggere l’essere umano.
È il Male che avanza.
Al di là che creature del genere esistano o meno (e per l’inconscio esse esistono senza ombra di dubbio), è interessante notare che in questa fase della storia occidentale esse vivono ed esistono esclusivamente per provocare la distruzione dell’umanità attraverso la corruzione della sua “bontà” o “santità” o “purezza” utilizzando nuove tecnologie che ci allontanano sempre più dalla sicurezza del “conosciuto”… e tutto ciò suona terribilmente simile a quella funzione che, la tradizione cristiana, ha assegnato a Satana e ai demoni che, proprio in questa opera di distruzione, possiedono i corpi di individui per spingerli a commettere atti blasfemi e sacrileghi … contro la religione.
Se pensiamo che in realtà, al di là delle narrazioni e delle descrizioni di chi sia il maligno e delle tecniche, più o meno sofisticate, per fare il male, ad essere ricorrente è proprio il tema della distruzione e la paura che ne deriva. E se è vero che la realtà è ciò che noi percepiamo, come ci suggerisce il regno gioviale dei Pesci, e il controllo deriva dalla capacità di previsione (Vergine), allora anche descrivere lo scenario peggiore ci permette di avere illusione di un controllo maggiore.
La peggior fantasia è sempre meglio dell’ignoto.
Se poi aggiungiamo la delusione che in questa epoca stiamo sperimentando a livello collettivo, nessuno escluso, nei confronti delle vecchie immagini e descrizioni a causa della caduta delle autorità, ecco che il caos impera: se la religione non consola più, si cercherà in miniera personale e istintiva qualcosa che lo faccia; se la scienza ha deluso, si cercherà un’altra scienza; se la politica è stata carente, si cercheranno altri leader e così via. Questo, nella sua evoluzione migliore, non è dannoso, ma lo è solo se il processo viene completamente sommerso da contenuti non integrabili che emergono dall’inconscio (e qui si aprirebbe un altro argomento di discussione su quanto alcune tragedie umane, su scala globale, siano davvero evitabili).
Il grosso problema che ci troveremo sempre di più a dover fronteggiare, e che verrà messo in evidenza dai nodi sull’asse Pesci/Vergine e dai transiti epocali che ci attendono, è la descrizione limitata e deformata (e quindi un utilizzo deforme della capacità mercuriale di sintesi) delle immagini che emergono dal mare dell’inconscio collettivo.
Immagini che possono anche essere quelle terrificanti che ho descritto poco più su: esse, frutto del rimescolare continuo dell’inconscio collettivo, si auto-partoriscono continuamente come manifestazione ed esorcismo delle peggiori paure, ma in questo processo caleidoscopico possiamo dimenticarci che l’immagine archetipica terrifica è solo uno dei prodotti possibili dell’Archetipo e che essa è sempre almeno doppia nella sua valenza e non porta solo ad una unica soluzione.
Come ci ricorda lo psicanalista Claudio Widmann:
“Il problema del male si pone nell’istante stesso in cui la psiche delle origini si differenzia e scorpora al proprio interno una porzione che chiamiamo <conscio>. Il male è un epifenomeno della differenziazione tra conscio e inconscio. (…) Si impone qui una prima considerazione da formulare con chiarezza: se il problema psicologico del male sorge come corollario della marginazione del conscio, la natura e il livello del conscio configurano l’aspetto del male. Se nella psiche attuale esso si presenta con particolare insistenza, con stupefacente disinvoltura o con distaccata indifferenza, ciò non può essere che in relazione con l’organizzazione del conscio collettivo.” (da “Il Male”, a cura di Claudio Widmann, ed. Magi, 2009)
Il Nodo Nord in Pesci / Nodo Sud in Vergine potrà aiutarci a riflettere proprio su quanto il controllo delle immagini, trasformandole in accorate propagande spirituale / politica / psicologica, possa essere in realtà un modo per esorcizzare la paura dell’indefinito dei Pesci che Nettuno, nel suo transito proprio in Pesci, ha portato allo scoperto.
Produrre immagini, teorie, “complotti” più o meno verosimili è un modo abbastanza efficace per fare logos: per definire, circoscrivere, dare forma ad una esperienza moderna di smarrimento collettivo di fronte ad istanze senza forma (e quindi dal potere disgregante per l’io) sempre più spaventose. E può essere un metodo funzionale anche per non dover ammettere che l’infinito mondo interiore ed esteriore, di cui conosciamo solo una piccola parte, è fonte sia di terrore che meraviglia proprio nella sua non-definizione e ambiguità e, a ben pensarci, è proprio questo smarrimento, di cui parla anche Otto Rank (1917), che può veramente condurci ad un nuovo rapporto con il Sacro.
Il Sacro può rinascere dal terrifico che, una volta affrontato, diventa Maestro di Via.
Ed ecco il senso dell’integrazione dell’asse Pesci-Vergine.
I movimenti dei pianeti: le date importanti
Di questi due pianeti è importante soprattutto il movimento di Giove che, a partire dal 9 Giugno 2025, entrerà nel suo segno di esaltazione, il Cancro, e supporterà quindi il Nodo Nord fornendo stabilità ed emotività matura. Delle date, dal forte significato karmico, particolarmente importanti sono quelle del:
15-18 Maggio: Giove Gemelli sarà in quadratura ai nodi (veri e medi)
3-4 Settembre: Giove Cancro formerà un benefico trigono con il Nodo Nord (vero e medio)
Mentre Nettuno:
7 febbraio: Nettuno Pesci congiunto Nodo Nord (nodo vero)
23 febbraio: Nettuno Pesci congiunto Nodo Nord (nodo medio)
Per quanto riguarda Mercurio, governatore del segno della Vergine, sarà in aspetto al Nodo Sud Vergine il:
27 Gennaio: Mercurio Capricorno trigono Nodo Sud;
1 Marzo: opposizione a Nodo Sud e congiunzione a Nettuno
23 Maggio: Mercurio Toro trigono Nodo Sud;
5-6 Giugno: Mercurio Gemelli quadrato nodi lunari (veri e medi);
12 Settembre: congiunzione a Nodo Sud;
20-21 Dicembre: Mercurio Sagittario quadrato nodi lunari (veri e medi)
Nel 2025/2026 avremo anche il ritorno dei nodi lunari (Nodo Nord di transito su Nodo Nord di nascita) per chi è indicativamente nato a cavallo tra:
il 29 Dicembre 1931 e il 24 Giugno 1933;
il 27 Luglio 1950 e il 28 Marzo 1952;
il 20 Aprile 1969 e il 2 Novembre 1970;
il 2 Dicembre 1987 e il 23 Maggio 1989;
il 23 Giugno 2006 e il 15 Dicembre 2007.
Si tratta di un periodo di profonda riflessione e connessione con il destino dato che verrà attivato il proprio asse nodale di nascita.
Ci sarà invece un periodo di riorientamento delle priorità, la possibilità di riflessione sui temi di ottimismo, creatività e sicurezza per chi ha i nodi posizionati in maniera complementare (Nodo Nord Pesci di transito congiunto Nodo Sud Pesci di nascita) per coloro che sono indicativamente nati a cavallo tra:
il 25 Maggio 1941 e il 22 Novembre 1942;
il 16 Dicembre 1950 e il 11 Giugno 1961;
il 7 Luglio 1978 e il 6 Gennaio 1980;
il 27 Gennaio 1997 e il 21 Ottobre 1998;
il 13 Novembre 2015 e il 10 Maggio 2017.
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