Venere retrograda: dare il giusto peso alle cose

I momenti di retrogradazione dei pianeti sono attimi importantissimi di contatto con il mondo interiore dato che è proprio durante questi periodi che la loro vicinanza alla Terra è massima. Ciò che cambia, da un pianeta all’altro, è la durata di questo periodo e quindi degli effetti. Come ho già avuto modo di spiegare nell’articolo sulla retrogradazione dei pianeti, il movimento retrogrado è percepibile solo dal punto di osservazione della Terra (geocentrico) dato che dal punto di vista del Sole (eliocentrico) nessun pianeta inverte la rotta e tutti procedono nella stessa direzione.

La retrogradazione dei pianeti interni

Mercurio e Venere sono due pianeti interni rispetto al percorso orbitale della Terra attorno al Sole (ovvero questi due pianeti sono gli unici due che la Terra vede davanti a sé mentre guarda il Sole) ed è per questo che l’astrologia, che assume il punto di vista geocentrico, li considera, assieme alla Luna, collegati alla mente e all’intelligenza, cioè dell’applicazione dell’ingegno (in-Genio) che giunge dal Sole: ormai è assodato che accanto all’intelligenza più logica ed operativa anche quella emotiva sia un ingrediente fondamentale nella risoluzione dei problemi.

“Il mito diviene uno strumento di riflessione sul rapporto che intratteniamo con noi stessi, con gli altri, con la natura, con il Sacro. (…) La meditazione “pagana” lascia che emergano tutte le immagini possibili, tutti i protagonisti immaginari che abitano in noi, fino a che si evidenzi, poco a poco, la trama che li connette.”

(Ginette Paris)

Per quanto riguarda il fenomeno della retrogradazione, mentre Mercurio fa almeno tre retrogradazioni nel corso dell’anno, della durata di 20-24 giorni, Venere diventa retrograda una volta ogni 19 mesi circa, con una durata che oscilla tra le 5 e le 7 settimane ed è il pianeta più raramente retrogrado. Per quanto riguarda il fenomeno della retrogradazione, esso è simile a quello di Mercurio (articolo a cui ti rimando) sebbene sia necessario tenere a mente che la distanza dal Sole per Venere è maggiore prima che essa inverta la rotta (circa 48 gradi).

Sia Venere che Mercurio sono essenziali, nei loro momenti retrogradi, per lo sviluppo della consapevolezza di sé, del proprio pensiero e del proprio valore. Essi sono le istanze psichiche che permettono di misurare il mondo.

Astronomicamente parlando Mercurio e Venere sono i due pianeti che, avendo un’orbita interna rispetto a quella terrestre, non possono mai allontanarsi troppo dal Sole: dal punto di vista terrestre, ovvero geocentrico (che è quello astrologico) essi appariranno sempre vicino al Sole e potranno allontanarsi da esso, diventando visibili (nel punto di massima elongazione est o ovest), al massimo 18-28 gradi per quanto riguarda Mercurio e 15-48 gradi per quanto riguarda il cambio di direzione di Venere.

Una caratteristica speciale del ciclo di Venere (come accade anche per Mercurio) è che essa può dar vita a due diversi tipi di congiunzione (sempre dal punto di vista terrestre) con il Sole: la congiunzione superiore e quella inferiore (ne parlo nell’articolo di Mercurio). È importante tener presente che un ciclo inizia sempre con la congiunzione inferiore, quando Venere è retrograda e incontra il Sole e si trova esattamente tra il Sole e la Terra.

Secondo gli astrologi Dane Rudhyar e Michael Meyer la congiunzione inferiore equivale, nella sua simbologia, alla fase di Luna Nuova del ciclo lunare, con una Venere retrograda, lenta e vicinissima alla Terra che porta in gestazione qualcosa di nuovo.

Armonia di numeri e forma

Se non lo avete ancora mai fatto, provate a cercare su YouTube la stella (o pentagramma) del ciclo di Venere. E’ un fenomeno meraviglioso e sul quale è possibile fare delle riflessioni interessanti, sia dal punto di vista numerologico che immaginale. 

Da una congiunzione inferiore alla successiva Venere impiega circa 584 giorni (periodo sinodico) ed è proprio la congiunzione inferiore ad essere considerata l’inizio del ciclo di Venere (in maniera simile alla Luna Nuova, come spiegato precedentemente). Venere, dal momento della congiunzione inferiore, resta retrograda per tre settimane circa e all’incirca 36 giorni dopo raggiunge il massimo della brillantezza: essa diventa la stella più brillante del mattino (Lucifero).

Trentasei giorni dopo ancora essa raggiunge la massima distanza dal Sole ed è in questo momento che la sua velocità aumenta. Dopo altri 216 giorni circa Venere raggiunge la sua congiunzione superiore (diventando Espero, la stella della sera) con il Sole: per diverse settimane prima e dopo questa congiunzione, Venere sarà così vicina al Sole da non essere visibile. Questo è infatti il momento in cui essa è più lontana dalla Terra e simbolicamente questo momento corrisponde, sempre secondo la scuola di Dane Rudhyar, alla fase di Luna Piena del ciclo lunare.

E poi il ciclo re-discende: dopo circa 216 giorni dopo la congiunzione superiore Venere raggiunge la massima distanza dal sole (punto di massima elongazione) che è di circa 47 gradi. Quando mancano circa 36 giorni alla nuova congiunzione inferiore, Venere è nuovamente brillante nel Cielo. 

Lo spettacolo è unico. 

Ed è in questo arco di tempo che Venere inizia il suo percorso retrogrado che durerà all’incirca 40 giorni e nel mezzo del quale avverrà la nuova congiunzione inferiore. Sarà una congiunzione che non si formerà però nello stesso punto della congiunzione precedente e si verificherà con una costellazione zodiacale diversa alle spalle: prima che Venere torni a formare la stessa congiunzione inferiore (cioè nello stesso segno) saranno necessari 5 periodi sinodici (5 diverse stazioni, o congiunzioni inferiori), in un arco di tempo più o meno di 8 anni.

Tracciando una linea che collega ognuna di queste stazioni otterremo la famosa stella a 5 punte di Venere.  

Venere: il piacere della vita

Venere, in astrologia, è simbolo della capacità umana di apprezzare ciò che la vita offre, di assaporare e godersi i piaceri e i momenti di relax, preferibilmente immersi nella bellezza.

E’ grazie al sussurro di Venere che ci rendiamo conto di quanto sia soave il canto degli uccellini a primavera o di quanto un paesaggio possa trasportarci in uno stato d’animo mistico. Ed è sempre nel rilassamento venusiano che è possibile accorgersi dell’affetto e della felicità che emerge dai contatti sociali, temi questi estremamente cari alla dea dell’amore cosmico. È per mezzo di Venere che siamo in grado di apprezzare il bello dell’arte in ogni sua forma.

Venere indica ciò che si vuole per sé, quale acquisizione promette gioia e soddisfazione e cosa ci si aspetta dalle interazioni sociali. Venere-magnetica è il potere, quindi, di attrarre le esperienze (soprattutto quelle amorose ed affettive) al fine di capire qualcosa di più di se stessi. Ma Venere, fondamento dei propri valori personali, è anche indicazione di ciò che non si vuole e che quindi si cercherà di tener lontano. A seconda del segno in cui si trova si esprimerà secondo un diverso temperamento, ma l’obiettivo sarà lo stesso: ottenere ciò che ritiene “buono” e fonte di felicità.

A livello più terreno Venere parla della nostra ricerca del piacere, sia in senso fisico che mentale, attraverso la sessualità e il modo in cui questo avverrà dipende dal segno della Venere di nascita, dalla casa che occupa e dagli aspetti che crea con gli altri pianeti. Nell’astrologia indiana è Venere che può, attraverso la seduzione e il fascino, soggiogare ed influenzare i demoni (gli Asura) attraverso il potere di mettere in movimento.

Come scrive Dante Alighieri nella Vita Nova:

Oltre la spera che più larga gira / passa l’sospiro ch’esce del mio core: intelligenza nova, che l’amore / piangendo mette in lui, pur su lo tire.”

ovvero è l’amore a provocare una crisi in chi cerca, risvegliando la dea interiore, la Shakti-Anima, rinnovando la personalità. Ed è questo rinnovamento ad essere possibile nei momenti di retrogradazione.

Venere retrograda di transito

Quando Venere diventa retrograda si apre una parentesi temporale durante la quale è possibile fare una valutazione su alcune decisioni del passato ed è in questi momenti che è più probabile chiedersi se “ne è valsa veramente la pena”: è un momento di bilancio sul piano affettivo ed è durante queste settimane che ci si potrà chiedere se quello che si è ottenuto fino a quel momento è ciò che realmente si voleva ottenere.

In maniera simile a quello che accade con Mercurio, anche la Venere retrograda crea una sorta di “inceppamento” al normale flusso degli eventi, ma essendo un pianeta legato al “sentire” e non al “pensare”, sarà nella prima dimensione che potrà creare un intoppo. Quando Venere è retrograda non è possibile far finta che le emozioni che abbiamo a lungo tenuto nascoste non esistano: esse emergeranno attraverso sensazioni e pensieri prorompenti, si insinueranno nei discorsi attraverso gaffe e lapsus, creeranno una perturbazione dell’umore inserendo ricordi di eventi del passato che non abbiamo dimenticato. Tutte queste “anomalie” in realtà possono offrire l’occasione per una revisione dei nostri schemi affettivi. Venere retrograda avrà un influsso soprattutto sulla dimensione del desiderio, sulla sua intensità, e potrà diventare un transito fastidioso, soprattutto per la vita di coppia, nel momento in cui questo desiderio sia un segreto inconfessabile.

Venere retrograda, a seconda della casa in cui transita e degli aspetti che forma con i pianeti del tema natale personale, pone la scomoda domanda:

“E’ davvero questo che volevi?”.

E questa è una domanda difficile soprattutto perché fa emergere i veri valori personali, al di là delle convenienze e delle aspettative, al di là dei calcoli e delle strategie, privilegiando il principio del piacere e la ricerca della gratificazione.

La lezione connessa a questo transito è collegata al valore che si attribuisce alle cose della propria vita e quando questo valore è inconscio e si è mossi da “altro”, senza fondamento animico e lontani dal proprio percorso, è possibile che emerga qualche problema che si sarà chiamati ad affrontare.

Chiaramente il caso più delicato, come anticipato, è quello connesso alle relazioni sentimentali traballanti dato che è con Venere retrograda che, a causa della sua sollecitazione riflessiva, si è più propensi a cercare i valori su cui si fonda la relazione e si diventa maggiormente consapevoli dei problemi e delle differenze insanabili. Venere retrograda vuole che la relazione venga rivista, consapevoli anche che la relazione perfetta non esiste.

Una crisi non è per forza di cose segnale che la relazione finirà: l’esito dipende da diversi fattori, primo fra tutti la capacità di scendere a compromessi mediando tra i propri bisogni e quelli del partner. Emergeranno i desideri nascosti e questo potrà essere il carburante per ravvivare la passione.

Venere è collegata direttamente con il mondo dei desideri e, sebbene non sia assertiva nella conquista di ciò che desidera (semmai sedurrà Marte e lo “convincerà” a regalargli delle cose), quando diventa retrograda si comporta in maniera meno pacifica e amichevole: è con la retrogradazione che è possibile vedere il volto oscuro della dea che può assumere le caratteristiche della polemica, dell’eccessiva auto-indulgenza, della pigrizia e della compulsione specie nello shopping, magari di oggetti di antiquariato.

Venere è collegata anche al denaro e alle risorse a disposizione ed è anche su questi temi che si tende a tornare con maggior attenzione nel periodo della retrogradazione.

Se Venere è particolarmente forte nel tema di nascita è possibile che si presenti l’occasione di ottenere delle cose che si è desiderato molto in passato.

Come per qualsiasi altra retrogradazione, anche con Venere è meglio posticipare le decisioni e limitarsi a riflettere, aspettando che il pianeta torni diretto per agire.


 

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